Per un giorno si riallaccierà la storia antica con quella contemporanea. Nel palazzo commissionato da Emanuele Filiberto di Savoia-Carignano, detto “il Muto”, al grande Guarino Guarini, per divenire la residenza stabile dei Principi di Carignano e dimora di Carlo Alberto di Carignano e della consorte Maria Teresa Asburgo Lorena, dove, negli Appartamenti dei Principi, diedero i natali a Emanuele II di Savoia, in questo palazzo oggi Museo del Risorgimento, custode severo di un luogo prezioso e unico in Europa, l’attualità riporterà alla sua funzione originaria il piccolo Parlamento Sabaudo.

Fino al 3 ottobre a Torino è prevista la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Un evento annuale nazionale che vedrà la partecipazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Il 3 ottobre, per il 40º anniversario della Conferenza Stato-Regioni, il Parlamento sabaudo, fresco di restauro, sarà il luogo dove siederà Giorgia Meloni. Proprio dove Camillo Cavour, Giuseppe Garibaldi, Angelo Brofferio, Cesare Balbo, Massimo d’Azeglio, Vincenzo Gioberti, Quintino Sella misero le basi della nostra democrazia.  Una madeleine, un profumo di democrazia che ancora permane tra i 308 scranni lignei, laccati e dorati, disposti a semicerchio su otto ordini, con sedute rivestite di velluto color cremisi.

Il Parlamento Sabaudo restaurato

Questo gioiello è frutto dell’ingegno dell’architetto Carlo Sada, che ridisegnò la sontuosa sala da ballo ovale del palazzo trasformandola nel primo parlamento d’Italia. Chissà quanta ironia suscitò allora il cambio d’indirizzo; i balletti della politica ora come allora restano una costante.

In ogni caso fu tra quei banchi, nel cuore della città, che il 17 marzo 1861, per la prima volta fu proclamata la nascita del Regno d’Italia.

A Carlo Sada, Torino portò fortuna, fu nominato architetto della Real Casa di Savoia per i palazzi regi, e incaricato dall’amministrazione cittadina del progetto di ampliamento del cimitero Monumentale di Torino. Sada ebbe l’incarico di riplasmare una parte di isolato del centro cittadino, il Borgo Nuovo, per ricavarvi una residenza per sé e la moglie, in quella che veniva chiamata la contrada degli Argentieri. Sua la chiesa di San Massimo e probabilmente anche il disegno di Piazza Maria Teresa.

La scelta di Torino per la Conferenza delle Regioni porta in dono al Parlamento Sabaudo i lavori di manutenzione straordinaria di cui è stata oggetto in questi ultimi mesi a cura del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, realizzati su impulso della Regione Piemonte e con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Per il pubblico apertura straordinaria prevista per il 6, 7 e 8 ottobre.

Pier Sorel