Con un video che dall’alto inquadra la solida sagoma del Politecnico di Torino per poi risalire e spostarsi veloce attraverso i meridiani, correndo su un parallelo del pianeta, fino a fermarsi in Giappone per ridiscendere ed individuare la futura sede del Japan Hub situato nella città di kyoto, si è aperto oggi nell’aula magna Emma Strada, la presentazione di un ambizioso progetto. Il Japan Hub del Politecnico di Torino.

Il Politecnico "Big in Japan"

La sede degli uffici a Kyoto

Tra le motivazioni che hanno deciso per una sede nell’isola nipponica ci sono le solide relazioni che il Politecnico da anni intrattiene con il Giappone su argomenti di interesse comune, quali la gestione dei rischi ambientali e sismici, l’innovazione tecnologica, l’invecchiamento della popolazione o la valorizzazione del patrimonio storico.

Il Politecnico "Big in Japan"

 

Con l’apertura di un ufficio a Kyoto, che verrà inaugurato ufficialmente l’11 luglio alla presenza del Rettore Guido Saracco e dell’Ambasciatore italiano a Tokyo Gianluigi Benedetti, l’Ateneo – il primo in Italia – mira a coordinare, promuovere e potenziare le attività negli ambiti della didattica, della ricerca e in particolare della terza missione con il Paese del Sol Levante.

Intenti e opportunità sono stati illustrati da Michele Bonino, Delegato del Rettore per le Relazioni Internazionali con l’Asia, in particolare la scelta della città di Kyoto, polo universitario, sede di molte aziende e istituzioni ma strategicamente più interessante rispetto alla capitale Tokio dove la competizione sarebbe stata eccessiva.

Il Politecnico "Big in Japan"

Michele Bonino

Al suo intervento si sono aggiunti il saluto del Magnifico Rettore Guido Saracco, in cui ha ribadito le molte affinità tra i due paesi – a cominciare dalla lunga tradizione democratica – e il valore di questo progetto. “Il nostro intento è di fare conoscere non solo l’eccellenza del nostro Ateneo, ma di offrire importanti occasioni di cooperazione e sviluppo per il nostro sistema di imprese e di istituzioni. Ringrazio quindi la nostra prorettrice Laura Montanaro, il professor Michele Bonino, il professor Giuseppe Pezzotti e l’Ambasciatore Gianluigi Benedetti per aver reso possibile questo progetto”

Il Politecnico "Big in Japan"

Hanno fatto seguito gli interventi di Giuseppe Pezzotti, Co-Direttore del Japan HUB del Politecnico di Torino, in video collegamento da Kyoto. Da 36 anni in Gappone, Pezzotti, ha illustrato le diversità che possono arricchire l’interscambio tra le nostre culture; centrale il concetto del wabi-sabi, ovvero la percezione giapponese del bello come imperfezione che si contrappone e confronta con la cartesiana razionalità occidentale, portando esempi concreti attraverso fotografie e racconti.

Nella seconda parte della mattinata si è svolta una tavola rotonda aperta dal saluto del Sindaco di Torino Stefano Lo Russo: “Supportiamo con forza questa nuova impresa che porterà lontano il nome della nostra città e sarà un’antenna preziosa per l’internazionalizzazione del nostro sistema territoriale” e moderata da David Chiaramonti, Vice Rettore per l’internazionalizzazione dell’Ateneo.

Il dibattito ha coinvolto alcuni dei principali attori imprenditoriali e culturali del territorio: Unione industriali, Confindustria Piemonte, Camera di Commercio di Torino, Fondazione Torino Musei, Centro di Conservazione e Restauro La Venaria Reale e Ordine degli Architetti PPC di Torino.

Dalla discussione è emerso soprattutto come attualmente in Giappone si stia aprendo una stagione propizia alle collaborazioni industriali che potranno coinvolgere e far collaborare industrie, istituzioni e università.

La sede degli uffici a Kyoto

Il Politecnico di Torino ha voluto consolidare e rilanciare un trentennio di attività in Giappone attraverso la creazione – primo ateneo in Italia – di un ufficio indipendente, che permetta ai nostri docenti e ricercatori di disporre di una base operativa sul posto e di creare nuove sinergie e reti, con il coinvolgimento degli attori del nostro territorio” ha dichiarato la Prorettrice Laura Montanaro.

Pier Sorel