“CI SI ABBRACCIA PER RITROVARSI INTERI”. L’Università degli Studi di Torino presenta UniVerso.
Le parole di Alda Merini, Goethe, Modugno, dei Beatles per esprimere le emozioni dei giovani sulla perdita della socialità e sulle speranze nell’avvenire.
![il totem UniVerso.](https://www.gazzettatorino.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/05/Pini-300x200.jpg)
Ph. Eugenio Pini
UniVerso è stato presentato il 18 maggio attraverso l’inaugurazione di Voci dall’Universo, l’installazione multimediale collocata nel cortile del Rettorato dell’Università degli studi di Torino, firmata da Davide Livermore e Paolo Gep Cucco, primo progetto del nuovo cartellone di eventi proposto dall’Ateneo con l’intenzione di diventare un osservatorio permanente sulla contemporaneità.
Scansionando un QR Code il totem crea interazione tra i passanti e, attraverso le voci degli studenti della Scuola del Teatro Nazionale di Genova, vivifica pensieri di scrittori, musicisti e poeti selezionati da un gruppo di studenti di diversi Dipartimenti dell’Università, tramite cui immergersi tra le emozioni contrastanti dei giovani che hanno assistito alla trasformazione della propria quotidianità.
![il totem UniVerso.](https://www.gazzettatorino.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/05/uni-200x300.jpg)
Ph. Eugenio Pini
Lezioni magistrali, dibattiti, interviste, narrazioni, performance, installazioni ed esposizioni costituiscono i pilastri di UniVerso, un progetto che intende inaugurare – afferma il Rettore Stefano Geuna – una nuova formula di connessione con il territorio creando intersezioni tra scienze sociali, tecnologia, arti e spettacolo, per cogliere i nodi del presente e ragionare sulle sfide del futuro. Un’occasione per riflettere sul nostro tempo e sulla cultura – prosegue il Rettore – come “volano strategico per il rilancio economico della città in questa fase post pandemica”.
![il totem UniVerso.](https://www.gazzettatorino.it/wordpress/wp-content/uploads/2021/05/eug-200x300.jpg)
Cortile del Rettorato. Ph. Eugenio Pini
Una possibilità – quella di interagire con il totem installato nel cortile del Rettorato, fino al 7 giugno – di confrontarsi con le voci di autori che fanno vibrare corde sensibili, in grado di proiettare in una dimensione ricca di suggestioni in cui riconoscersi e ritrovare il senso di un’umanità che la pandemia ha sostituito con il distanziamento e la tecnologia. Voci dall’Universo diventa quindi un primo stimolo per una riflessione che, senza trascendere spazio e tempo, si pone come occasione di analisi di ciò che ci rende umani.
Pietro Rubino