La maggior parte di noi ha bisogno di uova.

Abbiamo bisogno di uova per avere una buona occasione, per celebrare la Pasqua, stare insieme, o per ritrovarsi intorno ad un oscuro oggetto di cioccolato, possibilmente grande, avvolto da carta colorata, che sempre desta curiosità prima di venire aperto. Perché oltre al piacere del cioccolato è tradizione che all’interno si nasconda un regalo. Piccolo, grande, di valore o meno, per bambini, o addirittura scelto in precedenza.

bisogno di uova

Il regalo che si cela all’interno è la vera sorpresa che, con vivace finezza, la libreria Gulliver di Torino ha predisposto per i suoi clienti malgrado sia chiusa per disposizioni che considerano i libri beni non strettamente necessari.

Guidata da Mirko, Rosanna, Stefania e Alessandro, con i suoi 30 anni di attività è per il quartiere un presidio grande come il gigante da cui prende il nome.

Partendo dall’assunto di quante volte ci si ritrova delusi dalle sorprese contenute nelle uova, la Gulliver, ha deciso di correre ai ripari optando per un libro a scelta da allegare all’uovo.

Un uovo vero, proveniente da una cioccolateria di Biella, circa 800 grammi di cioccolato fondente o al latte, alto intono ai 40 cm e consegnato a domicilio in tutta la città. L’iniziativa, appena partita, ha già raccolto diverse prenotazioni. Il costo varia tra i 20, 25 euro. Ovviamente per questa occasione sconsigliano di chiedere libri particolarmente voluminosi, quindi niente Recherce di Proust, o la Montagna Incantata di Mann, vocabolari o atlanti.

bisogno di uova

Per ordinare basta scrivere una mail a a info@libreriagulliver.it, l’ordine è effettuabile fino all’8 aprile.

Per sopportare con stoica pazienza il periodo di reclusione un libro è un biglietto sicuro per un viaggio intorno alla propria stanza come quello di  Xavier de Maistre o sul sottile filo di seta che porta fino alla Cina di Marco Polo in ogni caso è il miglior metodo per uscire senza sanzioni.

Ma a proposito di uova come non ricordare le parole con cui si chiude Io e Annie, uno dei film più divertenti e poetici di Woody Allen girato quasi quarant’anni fa. Con uno dei finali più brillanti, sottili, spiritosi e profondi della storia del cinema.

E io pensai a quella vecchia barzelletta, sapete, quella dove un tizio va da uno psichiatra e dice: “Dottore, mio fratello è pazzo: crede di essere una gallina”. E il dottore gli chiede: “Perché non lo interna?”, e quello risponde: “E poi le uova chi me le fa?”.

Credo che corrisponda molto a quello che penso io dei rapporti uomo-donna: e cioè che sono assolutamente irrazionali, e pazzi, e assurdi… ma credo che continuino perché la maggior parte di noi ha bisogno di uova”.

http://www.libreriagulliver.it/

 

 

 

 

Share to the accused will be cooper https://about-ed-health.com/2020/03/11/stendra-pill/ viagra work faster, commonly referred to as the “little blue pill” was the first erectile dysfunction medication to be approved by the US.