Sguardi di donne: profondi, magnetici, ammalianti, talvolta limpidi e sicuri della propria bellezza, talvolta misteriosi e inquieti, sempre volti a catturare gli occhi dello spettatore, che resta incantato da una esposizione particolarmente suggestiva.

Sulle pareti dei saloni seicenteschi di Casa Prunotto, campeggiano solenni e intriganti le donne dipinte da Gabriella Piccatto, in una mostra personale dal titolo “Lo sguardo è l’anima”.

Donne che parlano con gli occhi ed è… musica: donne angelo a cui spuntano le ali e donne impavide con la faretra di frecce, donne meditative e donne in viaggio, donne dagli abiti finemente ricamati e fanciulle con stivaletti da pugile, donne fragili e donne che sprigionano forza e fierezza.

E’ la rappresentazione dell’eterno femminino, colto con straordinaria sensibilità e maestria delle tecniche pittoriche.

La pittrice si ispira alla poesia, al mito, alla voce del cuore e a un gusto elegante che sa abbinare ai soggetti femminili stoffe di pregio e oggetti di interessante valore simbolico: la civetta occhieggia spesso nei dipinti, a richiamare l’intelligenza di Artemide, così come galline e uova ricordano la fecondità, mentre le gabbie aperte sul capo suggeriscono le idee che si sprigionano dalle menti delle fanciulle ritratte. E ancora il ventaglio, il melograno, i cerchi di perle, le scarpette da viaggio e la paglietta, uno spartito musicale… E quasi per tutte un libro, come se le donne della Piccatto meditassero i versi di Emily Dickinson o di Paul Valery.

Donne che respirano l’arte nei suoi multiformi linguaggi e che offrono al visitatore un respiro di Bellezza.

La mostra “Lo sguardo è l’anima”. Gabriella Piccatto, mostra personale “Lo sguardo è l’anima”. 

Ai quadri dipinti olio nella prima sala della mostra, seguono gli acquerelli esposti nella seconda sala e dedicati alle “Donne di Langa”. Ispirandosi alle immagini delle donne di famiglia, che nei primi anni del Novecento si mettevano in posa per le foto ricordo, Gabriella Piccatto presenta una carrellata di fiere donne langarole, dipinte con i vestiti dell’epoca, accompagnate da fiori, bambini, gatti, uccellini… Figure che paiono colte dai romanzi di Pavese o di Fenoglio, come La Madonna di Langa, la Donna con gatto o con la fisarmonica.

Le donne di Langa

La pittrice sente profondamente le proprie radici langarole, dove ha scelto di tornare a vivere e a dipingere. Formatasi a Torino, all’Accademia di Belle Arti, Gabriella Piccatto iniziò a produrre già negli anni degli studi giovanili, indirizzata dal fratello Luigi, padre grafico del celebre Dylan Dog.

La pittura è la mia vita e la mia cura” dichiara lei stessa, ricordando varie esperienze che ha elaborato sulla tela, come quella con il Circo Bidon, in cui ha vissuto per alcuni anni, respirando la libertà degli artisti che aleggia in molti dei suoi dipinti.

Un’artista da conoscere e una mostra di straordinaria intensità, che rende ancora più affascinante un percorso alla scoperta delle Langhe.

Le donne di Langa

Gabriella Piccatto

La mostra, organizzata dall’Associazione Costigliole Cultura e Spazio Arte, resta aperta il sabato (ore 16-19) e la domenica (ore 10-12; 16-19) fino al 14 maggio.

 

Chiara Tamagno