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La contaminazione artistica tra il teatro e la musica sinfonica, in occasione dell’apertura della stagione concertistica delle Regie Sinfonie, é in scena a Torino sabato 26 ottobre alle ore 21.00 nella Chiesa di Santa Pelagia in Via S. Massimo 21, fresca di un accurato restauro.
La volontà di proporre uno spettacolo innovativo e contemporaneo, basato sulla ricerca dei linguaggi artistici, ha fatto nascere la collaborazione tra l’associazione Musici di Santa Pelagia e Arti Mimiche & Gestuali –Centro internazionale impegnati nella proposta di uno spettacolo-concerto in anteprima nazionale.
La musica classica interagisce con il teatro presentando il progetto teatrale-musicale sulle Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach. Il concerto prevede l’esecuzione delle celebri Variazioni Goldberg (BWV 988) di Johann Sebastian Bach , scritte dal compositore tedesco tra il 1741 e 1745 o dedicate a Johann Gottlieb Goldberg, a quel tempo in servizio come maestro di cappella presso il conte von Brühl a Dresda. Le particolarità della serata prevedono l’esecuzione in una versione orchestrale per 2 violini, viola, violoncello, contrabbasso e clavicembalo anziché nella sua scrittura originale per clavicembalo solo, affrontata con varietà interpretativa dai Musici di Santa Pelagia e diretta al cembalo da Maurizio Fornero.
Il progetto teatrale denominato IPNO – VariAzioni Goldberg, ci accompagna nella terra di mezzo , regno e luogo del passaggio dalla veglia al sonno. Il corpo, in quel momento, segue il suo organico desiderio di lasciarsi andare. Andare, ma per andare dove? Nel regno dell’incontestabile assenza dalla presenza, ma altresì luogo della presenza nell’assenza! – spiega la regista Patrizia Besantini – Capita però, di rimanere sull’orlo, come sospesi, senza riuscire a stare né di qua né di là. Si resta, sulla soglia della Porta del Sonno”.                  La regia teatrale pone le sue fondamenta ispirandosi a IPNO (nella mitologia greca Ipno o Hypnos è il dio del sonno.
Recita il canto XIX dell’Odissea:
« Due sono le vie / per le ombre dei sogni: una è di corno, / l’altra è d’avorio. Quando i sogni escono / dalla porta d’avorio, sono falsi; / quelli che escono dall’altra porta di corno / sono veri, visti da un essere mortale. »
Edmondo Bertaina

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