Una nuova biblioteca sorgerà nel cuore della città di Torino


In pieno centro storico, nella suggestiva Via Alfieri di Torino, adiacente a Palazzo Lascaris, proseguono i lavori di riqualificazione e trasformazione dell’edificio che un tempo ospitava il Banco di Sicilia. Presto gli spazi diventeranno sede della nuova Biblioteca del Consiglio Regionale del Piemonte, un luogo dedicato alla cultura e alla conoscenza.

Letture da caveau

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I lavori di restauro fanno parte di un maxi cantiere che prevedeva il rifacimento delle facciate di Palazzo Lascaris, concluse nel marzo di quest’anno,  costati 6.600.000 euro più Iva, interamente coperti con i risparmi dell’ente regionale. Da sottolineare che il Consiglio Regionale è riuscito ad ottenere un ribasso sul costo finale del 25,5% rispetto alla base di gara stabilita. L’operazione è stata totalmente autofinanziata grazie alle forze economiche dell’Ente: l’intera somma deriva pertanto dai risparmi di bilancio degli ultimi anni.

Il fulcro dell’edificio, sviluppato da DAP Studio, in team con il restauratore Paolo Gasparoli, 3+Progetti S.r.l – Società di Ingegneria, Projema Engineering, sarà un grande salone centrale al piano terra, con tavoli, librerie e sedute per i cittadini. All’interno della nuova biblioteca cittadina sarà inoltre presente una sala conferenze, atta ad organizzare presentazioni di libri e altre attività legate al mondo culturale. La biblioteca diventerà luogo di incontro e di scambio di idee, dove gli appassionati di letteratura e gli studiosi potranno condividere le loro conoscenze e partecipare a eventi culturali.

Letture da caveau

L’immobile si sviluppa su cinque livelli, di cui quattro piani fuori terra e un ambiente sotterraneo, in precedenza adibito a caveau del Banco di Sicilia. La biblioteca del Consiglio Regionale del Piemonte troverà sistemazione negli ampi e luminosi spazi del pian terreno, con una grande stanza sorretta da eleganti colonne che sarà adibita a sala lettura, e negli ambienti sotterranei dell’ex caveau, mentre i restanti tre piani dell’edificio saranno adibiti a uso ufficio.

L’intervento include il restauro delle facciate, il rifacimento delle coperture, la riqualificazione del terrazzo del basso fabbricato, opere interne per adeguare gli spazi alle nuove funzioni, come si legge sul sito di DAP Studio. Il progetto prevede un mix di elementi di architettura contemporanei e tradizionali, che si integreranno perfettamente con l’ambiente circostante: superfici con finiture bronzee, geometrie che rispettano le proporzioni dell’edificio storico e variazioni di texture che impreziosiscono i nuovi volumi.

Abbiamo tenuto il caveau con l’intento di renderlo visitabile al pubblico. Oltre agli archivi e alla grande sala adibita al servizio bibliotecario, sarà presente anche una sala conferenze flessibile” racconta Elena Sacco, progettista di DAP Studio. Gli spazi saranno quindi versatili e adattabili per ospitare mostre ed eventi. “In fase di progetto ci siamo inoltre accorti delle potenzialità dell’edificio, come l’affaccio del cortile sul retro – e punto di ingresso autonomo per la sala conferenze – e così abbiamo valorizzato il basso fabbricato attraverso innesti particolari che nascondono alcuni macchinari”. L’intervento di riqualificazione del terrazzo del basso fabbricato, è infatti funzionale all’organizzazione degli impianti tecnologici, grazie all’introduzione di elementi di mascheramento e mitigazione visiva e acustica.

Letture da caveau

Dal 1979 Palazzo Lascaris è sede del Consiglio Regionale del Piemonte, e nel palazzo barocco visse anche Camillo Benso di Cavour insieme alla sua famiglia. In seguito fu abitato da aristocratici, istituzioni, banche e imprese. Il Banco di Sicilia era invece uno dei più antichi istituti di credito d’Italia. Venne fondato nel 1849 e nel 2007 è confluito in UniCredit. La prima sede del Banco di Sicilia fu il Real Palazzo delle Finanze di Palermo.

In un’epoca in cui la tecnologia sembra dominare ogni aspetto delle nostre vite, la nuova Biblioteca del Consiglio Regionale del Piemonte, che ospiterà anche una caffetteria all’interno, rappresenta un’oasi di cultura e di conoscenza. Sarà un luogo dove ritrovare il piacere della lettura e dell’apprendimento, un punto di riferimento per il quartiere.

Chiara Godino