Torino si evolve. Da capitale dell’ industria si reinventa sempre più culturale della penisola italiana.
E’ il sindaco Fassino, presso la fondazione Sandretto, a svelare le ricette di questa metamorfosi, annunciando nel contempo tutta una serie di eventi, dallo sport, al cinema, al teatro, alle lettere. Partendo dalle grandi mostre d’arte (Carol Rama alla Gam, Marylin a Palazzo Madama, De Amicis e Cuore a settembre al Borgo Medievale), gli 80 anni della Topolino che verranno celebrati in varie sedi, il Giro d’Italia che sta per arrivare a Torino, l’Oktober Fest al Lingotto a ottobre.
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foto di Mihai Bursuc
Per operare questo cambiamento, spiega, Torino dovrà ottenere un Brand, un Marchio, un Simbolo distintivo di prestigio, che la renda ancora più riconoscibile a livello internazionale. Per questo sta per partire un bando che ne specifica il contenuto, lo slogan, le azioni.
A braccetto con la ricerca del simbolo viaggia la nascita del nuovo distretto culturale nel centro della città, partendo dalla Cavallerizza, passando per i musei e per i più bei palazzi della capitale Sabauda.
«Giusto oggi – ha dichiarato il sindaco – una prestigiosa rivista francese di cultura, Télérama, ha definito Torino “un bijou”: «Lo aveva già fatto il New York Times, ma non c’è giorno in cui la città non ci riservi grandi soddisfazioni».