Festival del Verde”, tra i parchi di storici castelli e un ranch urbano

In concomitanza con il 24 maggio, Giornata Europea dedicata ai Parchi, la Città Metropolitana di Torino ha inaugurato il “Festival del Verde”, una novità nel panorama delle iniziative “green” che mettono al centro di questo nostro tempo, l’ attenzione per la natura nascosta nei luoghi più suggestivi.

La cura per il verde dei giardini delle residenze sabaude, che hanno fatto la storia della cultura italiana a partire dal 1600, ha una lunga tradizione in Piemonte.

Tra giardini, parchi di storici castelli

Molti giardini interni di castelli e ville private della città di Torino, Moncalieri, Nichelino, Santena hanno proposto, occasionalmente, itinerari inesplorati di meraviglia paesaggistica. Una fitta mappa di luoghi mai visitati prima, aperti dal 22 al 28 maggio 2023, durante la settimana del verde in città.

Il programma ha visto 58 appuntamenti che hanno valorizzato le aree verdi e paesaggistiche con particolari iniziative ad esse collegate come l’Accademia dell’Agricoltura, Gli orti che uniscono, Comunità multispecie, Vivaio giardino FLOReal organizzato da Orticola Piemonte.

Due percorsi indicati hanno proposto una passeggiata tra le specie botaniche dei giardini di Villa della Regina, inebriando la memoria di soavi ricordi e la visita del giardino delle rose del Castello di Moncalieri, per aggiungere valore alla conoscenza, respirando la fragranza emanata del roseto che fa da cornice al castello.

Tra giardini, parchi di storici castelli

La pista 500 ha aperto al pubblico una collezione di graminacee e piante mediterranee, scelte apposta per la loro rusticità e la loro bassa esigenza idrica, che ben si adattano al sito espositivo ubicato in cima alla Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli al Lingotto.

Per la prima volta a Torino, le Associazioni di volontariato come Parco Europa, IPSP CNR, l’Istituto Protezione Sostenibile della Pianta, l’Università degli Studi di Torino – DISAFA, DSV, Biblioteca di Scienze agrarie e veterinarie hanno fatto rete, condividendo i loro spazi e le loro specificità culturali; visite guidate da giovani volontari delle facoltà di Architettura Ambiente e Paesaggio del Politecnico di Torino, Genova Milano, conferenze tematiche, itinerari aromatici hanno risvegliato la città in una dimensione inesplorata, tanto bella quanto stupefacente.

Uno di questi luoghi nascosti del verde urbano di Torino è W works che si trova in Via Frejus 108.

Valter Patella e Valeria Federighi sono i due progettisti che hanno immaginato un ranch urbano che si erge tra il grigiore dei palazzi che circondano questo rifugio naturalistico di specie arboree. Entrando nel cortile ci accoglgono l’ alocasia e la rosa canina, tra le specie esotiche come banani e bambù, insieme ai rampicanti come la partenocissus tricuspidata.

Uno spazio confortevole che ben si adatta ad una dimensione di coworkshop dove poter lavorare in modo flessibile; una piccola foresta con i suoi spazi abitativi di verde, luce e ossigeno purificato dal profumo dei trachelospermum jasminoides, falsi gelsomini, che svettano sui lucernari sulla terrazza del tetto giardino dove non mancano l’acer palmatum, la verbena bonariensis e il cornus bianco kohusa che delimitano sul parapetto il confine della proprietà.

Nel percorso della visita si entra in una dimensione abitativa che include, nei suoi spazi interni, il verde in vaso e quello in aree a boschetto come le bambuserie e gli arredi total wood. La prima rassegna del “Festival del verde” ha spalancato le porte ad una realtà tutta green di una Torino che è già città dell’ arte e della cultura, tra le più belle d’Italia.

Non ci resta che attendere le future edizioni per immergersi nuovamente nella bellezza naturalistica di ambienti esclusivi e paesaggi breathtaking.

Monica Pontet