Martedì 4 aprile 2023, è stato inaugurato il museo Borsalino nella sua sede storica di Alessandria, la città dove lo stesso giorno di 166 anni fa, tutto ebbe inizio. Il progetto nato dalla collaborazione fra Città di Alessandria e Fondazione Borsalino, presieduta da Philippe Camperio, è un’occasione per celebrare la cultura del cappello italiano che dagli anni Quaranta a oggi si conferma accessorio must have.

Un cappello sulla testa

La prima cappelleria aperta nella città piemontese nel 1857 ha un successo immediato. A promuovere l’ascesa è l’innovativo cappello in feltro di pelo fine, dalle linee distinte e raffinate. Un accessorio comodo da impugnare, flessibile e morbido, ideale per lo scenario internazionale. L’Oxford Dictionary include il termine Borsalino attribuendogli la definizione di “ nome comune di un cappello di feltro a falda larga”.

La forma particolarmente adatta alle inquadrature cinematografiche conquista politici e star di Hollywood come Ernest Hemingway e Frank Sinatra ma il legame con il mondo del cinema è sancito nel 1970 quando Borsalino concede l’uso del proprio nome alla pellicola di Jacques Deray con Alain Delon e Jean- Paul Bermondo, a condizione che sulla locandina venisse utilizzato il tradizionale carattere in corsivo del suo logo. Paul Belmondo e Anthony Delon, rispettivamente figli dei grandi attori erano presenti all’inaugurazione.

Un cappello sulla testa

A livello nazionale, uno dei Borsalino che l’Italia ha conosciuto molto bene, dalla tesa molto larga e rigida, è il cappello indossato dal presidente del Consiglio dei ministri, Giovanni Giolitti e ancora esposto nella cappelleria storica di Torino di Corso Vittorio Emanuele.

 

In occasione dell’inaugurazione museale, la Fiat 514 d’epoca, utilizzata per l’appunto nel film degli anni Trenta, è stata svelata in presenza dei figli degli attori francesi, che hanno reso iconica l’immagine del criminale con il cappello. Un momento destinato a rimanere nelle memorie dell’azienda. Non sono mancati i videomessaggi del Viceministro delle imprese e del Made in Italy Valentino Valentini e del Presidente del Cnel Professor Tiziano Treu.

Un cappello sulla testa

La storica dimora alessandrina della dinastia dei cappellai ospita il percorso museale che ripercorre le tappe principali dell’azienda attraverso i cappelli più emblematici esposti su scaffali in legno. L’intramontabile cappello in feltro, realizzato con più di cinquanta passaggi manuali e sette settimane di lavorazione, è l’emblema del Made in Italy. Un autentico omaggio all’artigianato italiano, di cui l’azienda è uno degli esponenti più rappresentativi.

Antonella Cappiello

Il Museo Borsalino in corso Cento Cannoni, 21 – 15121 Alessandria è visitabile dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 19.00.