GazzettaTorino desidera rendere un omaggio ricordo a Francesca Gentile Camerana presidente di De Sono Associazione per la Musica e direttrice artistica di Lingotto Musica scomparsa lo scorso 8 luglio.  Un modo di ringraziarla per il grande lavoro svolto e un ricordo tramite le voci di chi con lei ha lavorato e costruito una parte importantissima del mondo musicale cittadino e non solo.

Francesca Gentile Camerana, diplomata in flauto, nipote di Giovanni Gentile, nasce l’8 febbraio 1939 a Londra. Si è contraddistinta per l’instancabile impegno in favore della cultura e della musica, dal 1978 ha iniziato ad aiutare i giovani musicisti. Dieci anni dopo, nel 1988, ha fondato De Sono, un progetto a sostegno di musicisti e studiosi in ambito musicale che, finora, ha aiutato 290 talenti con borse di studio.

A partire dal 1994, con la fondazione di Lingotto Musica, Gentile Camerana ha permesso ai torinesi appassionati di musica sinfonica di ascoltare il meglio delle grandi orchestre, realtà come Berliner e Wiener Philharmoniker, London Symphony, Mariinskij Orchestra o di direttori e musicisti come Claudio Abbado, Riccardo Muti, Valery Gergiev, Daniel Harding, Martha Argerich, Yo-Yo Ma.

 

Un omaggio ricordo

 

Testimonianze in ricordo di Francesca Gentile Camerana

Un omaggio ricordo

Giuseppe Proto

 

«Ho conosciuto Francesca nel 2014 quando entrai nel mondo di Lingotto Musica come sponsor con Sadem. Nacque subito una simpatia reciproca cementata dal comune amore per la musica. Tempo dopo mi cooptò nel Consiglio e successivamente mi propose come Presidente dell’Associazione; un grande onore visti i nomi dei miei illustri predecessori. Ci lascia un’eredità preziosa che continueremo a coltivare e mantenere viva, memori del suo straordinario esempio di generosità e passione».

Giuseppe Proto (Presidente Lingotto Musica)

 

Un omaggio ricordo

Luca Mortarotti

«Fu Giorgio Pestelli, il mio relatore di tesi, a presentarmi Francesca Camerana poco dopo la laurea. A lei devo moltissimo: fu lei a volermi a Lingotto Musica nel 2008 e fu sempre lei, come sua ultima decisione professionale, a proporre il mio nome come suo successore alla guida dell’Associazione. Era una donna dotata di uno straordinario carisma che ha avuto il grande merito di mettere tutte le sue qualità e la sua influenza al servizio della musica e della sua città d’adozione. Senza di lei il posizionamento di Torino nell’universo internazionale della musica classica sarebbe certamente diverso».

Luca Mortarotti (Direttore Lingotto Musica)

«Ho lavorato con la signora Camerana come sua assistente alla direzione artistica per più di 20 anni e fin da subito mi ha colpito la sua innata capacità di individuare progetti di grande qualità, un istinto davvero unico, coniugato a una grande musicalità che ha sempre destato la mia ammirazione. L’ho apprezzata sempre anche per la sua umanità, il calore e la sensibilità con cui sapeva starti vicino nei momenti difficili, anche della vita personale. Altre sue caratteristiche erano un grande dinamismo – era sempre in movimento – e la sua determinazione; sapeva essere morbida e decisa nello stesso tempo; del resto non avrebbe potuto fare quello che ha realizzato se fosse stata diversa».

Angela Brunengo (Responsabile Artistico Lingotto Musica)

Un omaggio ricordo

Andrea Malvano

Ho conosciuto Francesca nel 2003, quando mi ha offerto la straordinaria opportunità di pubblicare la mia tesi di laurea con la De Sono. Dopodiché mi ha accolto in quella che lei chiamava una famiglia, diventando un’amica, una confidente e una mamma. Da lei ho imparato quanto sia importante dare fiducia ai giovani, quanta felicità possa derivare dalla condivisione dei traguardi raggiunti dai borsisti, quale sensibilità sia necessaria per entrare in sintonia con i musicisti. Francesca respirava musica e lo ha fatto fino alla fine della sua vita.”

Andrea Malvano, Direttore Artistico De Sono Associazione per la Musica

 

 

Francesca Camerana è stata una persona preziosa per i giovani musicisti piemontesi e non solo. La sua volontà di fare qualcosa per aiutarli a crescere insieme a una tenacia fuori dal comune le hanno permesso di creare la De Sono; il suo carattere generoso e poco convenzionale le ha permesso diventare una specie di ‘mamma’ e a volte confidente di molti di loro, diventando un punto di riferimento nella loro formazione personale. La De Sono è stata una cosa speciale improntata a chi l’ha fondata, riuscendo a coniugare un’attenzione scrupolosa nel selezionare i borsisti e un clima familiare che metteva a loro agio tutti, giovani meno giovani.

È per me molto triste pensare che non ci sia più, ma rimane indelebile il suo sorriso e la riconoscenza per tutto quello che ha fatto.”

Carlo Bertola, Direttore Didattico De Sono Associazione per la Musica

Ho lavorato a fianco della signora Camerana (l’ho sempre chiamata e la chiamerò sempre così) per più di trent’anni e il nostro è stato un rapporto di amicizia oltre che di lavoro. La De Sono era la sua creatura.  Nata per ricordare un figlio molto amato e perso troppo presto; grazie alla sua determinazione è riuscita a crescere l’associazione superando ogni difficoltà.

Era una gran donna: forte, caparbia, a volte dispotica ma sempre gentile e molto generosa.  Dotata di un’eleganza innata e di grande fascino aveva la capacità di trattare tutti – dal grande direttore al giovane musicista – con la stessa cordialità e curiosità umana; il suo repertorio di ricordi e aneddoti, infatti, era praticamente inesauribile! Sono certa che chi l’ha conosciuta non la dimenticherà.”

Laura Antoniotti, De Sono Associazione per la Musica

Borsisti De Sono

Il suo lungimirante progetto è ancora oggi esempio di un sostegno concreto, sociale, morale e culturale ai giovani musicisti. Progetto che dura nel tempo e che ha basi solide e affettive. La De Sono e Francesca hanno capito prima e meglio di altri di cosa hanno bisogno gli aspiranti musicisti ed è per questo motivo che teniamo a ricordarla, con affetto e grande rispetto per ciò che ha rappresentato per noi tutti.

Francesco Manara, Massimo Polidori, Claudio Voghera (borsisti De Sono 1988-1993, Ginevra, Amsterdam, Trieste)

Si spegne una persona preziosa, un faro che ha reso possibile grazie all’Associazione De Sono il mio percorso di perfezionamento, una persona sempre attenta all’evoluzione della nostra vita, che nonostante i tantissimi impegni trovava sempre il tempo di seguirci. Ha donato a Torino due realtà uniche nel panorama nazionale e internazionale, e mi sento onorato di essere parte di questo grande progetto culturale. Grazie alla professione che svolgo lei sarà sempre viva tra noi borsisti e tra le persone che hanno avuto la fortuna di incontrarla.

Marco Norzi (Borsa di studio 2011-2013, Lugano)

Nel dispiacere per la scomparsa di una figura di riferimento assoluto nel panorama musicale torinese, la nostra consolazione è che – se è vero che conta quel che rimane – certamente il ricordo dell’umanità e della statura della sig.ra Camerana sarà mantenuto vivo da tutti i musicisti che in lei hanno trovato un punto di riferimento e un animo affine. Anche noi, nel nostro piccolo, cercheremo di ricambiare quanto lei ha dato a noi e alla nostra città.

Edoardo Grieco, Francesco Massimino, Lorenzo Nguyen (Trio Chagall – attuali borsisti, Basilea)

La mia riconoscenza e il mio affetto nei confronti di Francesca Camerana non si limitano a considerare tutto quello che ha fatto per noi giovani e per il panorama musicale: in lei, oltre a un costante e amorevole sostegno, ho trovato uno splendido esempio di completezza e autenticità, di saggezza, profonda dolcezza, eleganza, intelligenza e gran cuore.

Laura Capretti (borsa di studio 2017-2018, Amburgo)

La Signora Camerana è stata una donna di straordinaria intelligenza e sensibilità. La sua guida in anni delicati e importanti è stata fondamentale per proseguire gli studi e soprattutto per conservare un forte senso etico. Le sono grata da sempre. Mancherà al mondo torinese, ma anche alla società tutta. L’elegantissima Signora è stata uno straordinario modello di generosità e mi auguro che possa continuare ad esserlo per le future generazioni.

Laura Andriani (Borsa di studio 1993-1997, Basilea)

Devo molto a Francesca e alla vostra associazione che, scegliendo nel 2018 di pubblicare la mia tesi di laurea, ha enormemente con- tribuito alla mia carriera di studioso. Con Francesca ebbi uno squisito scambio proprio in occasione della presentazione del volume, e ricordo vividamente le sue sensibili parole di incoraggiamento.

Giuliano Danieli (tesi pubblicata nel 2018, La musica nel mecenatismo di Ippolito II)

La signora Camerana comunicava sempre tanta passione ed amore per la musica ogni qualvolta entrava nella stanza dove il Maestro Demenga ci faceva lezione, il suo entusiasmo si coglieva dal tono della voce con cui ci salutava. Questa esperienza è stata per me fondamentale e le sarò sempre grato.

Francesco Stefanelli (borsa di studio 2017-2019, Lugano)

La conobbi nel lontano 1995-1996, più di un quarto di secolo fa, e con grande tenerezza e simpatia mi ribattezzò “il pulcino della De Sono”. Grazie alla sua generosità ho potuto studiare in Svizzera con Emmy Henz, e ricordo molte volte di aver chiesto consigli alla signora Camerana su scelte delicate per il mio percorso di studi. La signora Camerana ha saputo trasformare uno dei dolori più grandi che possano colpire una persona in un dono di generosità e di opportunità per tanti giovani musicisti. Dalla De Sono, in tutti questi anni, sono passati molti dei più grandi musicisti che oggi tengono vive le nostre stagioni concertistiche, le nostre orchestre, e quelle di grandi teatri in tutto il mondo. Tutti noi le dobbiamo tanto, ed è un “tanto” che va anche oltre il pur preziosissimo sostegno economico. È l’aver avuto fiducia nei giovani musicisti, e aver contribuito a dar loro le ali.

Chiara Bertoglio (borsa di studio 1996-2001, Svizzera)

Ha sempre creduto nei giovani e nel linguaggio universale della Musica; ci ha aiutato a realizzare i nostri sogni seguendo il nostro percorso anche quando siamo diventati grandi.

Sara Terzano (borsa di studio 1996-1997, Parigi)

Non potrò mai ringraziare abbastanza la signora Camerana per tutto quello che ha fatto per me e per tanti altri giovani musicisti tramite la De Sono. Il suo sostegno in questi ultimi anni è stato di fondamentale importanza. Se n’è andata una persona speciale.

Riccardo Porrovecchio (borsa di studio attuale, Mannheim)

Non servono parole. Solo gratitudine. Grazie Francesca, ricorderò per sempre il nostro primo incontro, la tua grazia, la tua dolcezza. Grazie per quello che hai creato e per quello che lasci. Sei e sarai sempre d’ispirazione.

Marta Tortia (borsa di studio 2011-2013, Lugano)

Ricorderò per sempre la generosità, la dedizione e l’amore che ti contraddistinguevano, fonte di sostegno e ispirazione per tutti noi. Porterò per sempre i tuoi insegnamenti nel mio cuore.

Fabio Fausone (borsa di studio 2013-2015, Lugano e Fiesole)

“Se non fosse per lei… Basilea non sarebbe mai stata possibile. Buon viaggio cara e dolce signora Camerana.
Misia Iannoni Sebastianini (borsa di studio attuale, Basilea)

Francesca Gentile Camerana ha aiutato molti giovani musicisti a inizio carriera, inclusa me, con il sostegno della sua associazione per la musica De Sono. Un carattere forte, una persona di rara gentilezza ma anche fermezza e dedizione. Ci siamo fatte un bel po’ di risate, che mi ricordo ancora, all’ultima cena di troppi anni fa.

Saskia Giorgini (borsa di studio 2004-2007, Imola)

A lei e all’associazione De Sono, di cui è stata fondatrice e infaticabile promotrice, devo la pubblicazione, or sono più di trent’anni, della mia tesi di laurea. Quel primo libro ha certamente facilitato la mia carriera, all’epoca, di giovane e inesperto musicologo.

Mario Armellini (tesi pubblicata nel 1991, Le due Armide)

Sono arpista e borsista della De Sono. Ho ricevuto la tristissima notizia della scomparsa della Sig.ra Camerana. Vorrei porgerVi le mie più sentite condoglianze: sarò per sempre grata a Francesca alla Vostra associazione per tutto l’aiuto ricevuto durante i miei anni di studio.

Stefania Saglietti (borsa di studio 2008-2011, Como e Lione)

Ho avuto ancora la fortuna di salutare e abbracciare la Signora Camerana durante l’ultimo concerto in novembre al Teatro Vittoria e il suo sorriso come la sua forza rimarranno per sempre vivi nella mia memoria.

Michela Sara De Nuccio (borsista De Sono 2018 – 2020, Bruxelles e Graz)

Non bastano i ringraziamenti per tutto quello che la Signora Gentile Camerana ha fatto per noi; terrò sempre nel cuore il ricordo di una persona meravigliosa, dolce e disponibile che ha dedicato le sue energie ai giovani e alla musica.

Martina Anselmo (borsista De Sono 2013 – 2015, Basilea)

Poche persone in Italia, penso, hanno fatto così tanto per la musica, e ancora di meno lo hanno fatto per più di quaranta anni.

Alberto Pipitone Federico (Borsa di studio 2019-2021, Pinerolo)

È grazie al vostro sostegno che ho potuto cominciare gli studi all’estero per raggiungere poi mete che a quei tempi non mi sarei ne anche sognato. Sono sicuro che continuare i suoi progetti, le collaborazioni, i concerti, manterranno vivo il suo ricordo. E spero vivamente che si continui a perseguire le stesse visioni con altrettanta passione, tenacia e lungimiranza.

Federico Aluffi (Borsa di studio 1998-2002, Vienna e Berlino)

Ricordo con piacevole malinconia gli incontri con la Signora Camerana ai concerti della De Sono, dove si rivolgeva a noi borsisti quasi come dei figli, e non con distaccata cortesia. Il percorso che ha intrapreso è di valore inestimabile, e sono sicuro che il suo lascito e il ricordo di Lei ci accompagneranno ben oltre questo momento.

Francesco Maccarrone (borsa di studio attuale, Bruxelles e Amburgo)

Sono molti i ricordi, indelebili, che affiorano in questo momento: i molti incontri, i sorrisi, il supporto a me e come a me a moltissimi giovani musicisti all’inizio del loro cammino professionale… Francesca era una donna che emanava davvero un calore umano speciale, un’armonia che sapeva contagiare chi le stava intorno e ciò accadeva non solo nei momenti conviviali e più disimpegnati ma anche nei contesti più formali. La ricorderò sempre con enorme affetto.

Francesco Dillon (Borsa di studio 1995-1997, Brescia)