Una sorpresa, un miracolo: scendi dal treno alla stazione di Porta Nuova di Torino, una delle grandi città d’Italia. Immagini di infilarti del grigio e freddo reticolo delle sue vie, frettolose, indifferenti. E invece no: ti accoglie un suono avvolgente, affascinante.
Un pianoforte che come una sirena omerica, o una circe metropolitana ti lancia un invito seducente: “Suonami, sono tuo”.
Un richiamo al quale i viaggiatori rispondono sempre: sono per lo più giovani. Appoggiano di lato il loro zainetto e cominciano a inondare l’atrio di musica. Gente inattesa, ragazzi con l’aria più da rapper che da pianisti. Eppure lì seduti si trasformano in dei. Magnifici.
Il Pianoforte è a Porta Nuova dal 12 febbraio.
Non si sa fino a quando, ma spero a lungo, vorrei dire per sempre. È un geniale progetto di un artista britannico, ha finora toccato mezzo mondo: oltre 6 milioni di persone e 1300 pianoforti in parchi, luoghi pubblici, stazioni.
È un’idea di cultura e di civiltà: non rovinatelo, questo pianoforte: è nostro, è per il piacere di tutti!
Paola Assom